12 Ott VII rapporto Asstel: Whatsapp batte gli smsm
Le informazioni più significative del VII Rapporto Asstel sulla filiera delle telecomunicazioni nel 2015 sono due: il comparto dopo anni di stasi ha ripreso a crescere e WhatsApp batte gli sms.
I ricavi del settore crescono dell’1% rispetto all’anno precedente, aggirandosi a un valore di circa 42,7 miliardi di euro. Il segnale è da reputarsi positivo, se si considera che dal 2008 al 2014 i dati erano correlati dal segno “meno” e che questo mercato ha perso complessivamente oltre 11 miliardi (21% del valore iniziale).
Anche l’occupazione nelle Telecomunicazioni tiene: sale dello 0,5% per un totale di circa 123.000 addetti (il tasso era stato di -1% nel 2014). Si registra una stabilità occupazionale (-0,1%) con un incremento degli addetti dei Contact Center (+5,6%, 23.600 addetti), sebbene ci sia una riduzione degli addetti fornitori di apparati (-4,5%, 9.900 addetti).
I prezzi delle telecomunicazioni sono diminuiti drasticamente: tra il 2010 e il 2015 si è arrivati al -13% per i prezzi di telecomunicazioni fisse e al -37% per le telecomunicazioni mobili.
Nel 2015 continua la crescita (+27%) dei volumi di traffico dati da rete fissa, arrivando così a una crescita pari a +163% dal 2010 a oggi. I volumi di traffico dati da rete mobile sono aumentati del 44% nel 2015, mentre dal 2010 a oggi quasi il 500%.
In leggero calo invece, nel 2015 sono i volumi di chiamata (-3%), per effetto di una piccola crescita (+1%) del mobile e di un forte calo (-13%) del fisso.
Sempre secondo il rapportoWhatsApp batte gli sms. Dal 2010 sono diminuiti i messaggi inviati da smartphone. Il numero degli sms inviati si è ridotto del 27%. Si preferisce comunicare tramite applicazioni di messaggistica istantanea e utilizzare il traffico dati mobile. Nel 2015 è stata superata la quota di 750 Petabyte, il 44% in più rispetto al 2014.
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