Giada Gibilaro | Linkedin: il profilo perfetto
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Linkedin: il profilo perfetto

03 Giu Linkedin: il profilo perfetto

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Linkedin è stato acquistato da poco da Microsoft per circa 46 milioni di dollari e di certo non lo si può definire un “social media” qualunque! Tutt’altro!!

E’ stato lanciato nel 2003 da un gruppo di compagni di classe e a oggi è tradotto in più di 40 lingue nel mondo.

Linkedin è il social per eccellenza per valorizzare le proprie competenze professionali, accrescere la propria rete di conoscenze lavorative o allargare il giro di business.

Per accedervi basta registrarsi, per poi inserire informazioni sull’azienda per cui si lavora e i settori di interesse. Dopodiché trovare contatti con altri professionisti è molto semplice, comparsi i loro profili in homepage, basta inviare una richiesta di “amicizia” per entrare in relazione.

Linkedin presenta una versione gratuita e una a pagamento con delle funzioni in più.

Si può (e si deve) caricare il proprio cv, si possono “seguire” aziende e persone d’interesse, si può far parte di gruppi di discussione su determinati argomenti.

S’intuisce, in questa maniera, che Linkedin funziona come una vera e propria vetrina per i professionisti….. E quindi, e in alcuni casi è successo, come un veicolo per trovare e/o cambiare lavoro.

Quali sono, dunque, i “segreti” per sfruttare la meglio le potenzialità del social?

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Eccone alcuni:

  • aggiornare sempre con cura il proprio profilo e il proprio cv, non trascurando nessun dettaglio
  • aggiungere dettagli per ogni mansione lavorativa svolta
  • cambiare spesso la foto, ma mantenendo sempre un aspetto professionale (no foto in costume o al mare)
  • tradurre il profilo in un’altra lingua, possibilmente in inglese
  • il profilo deve essere corredato di titolo e sommario descrittivi, accattivanti
  • usare parole chiave. La ricerca, anche da parte degli head hunter, avviene tramite quelle
  • usare gli aggiornamenti di stato con informazioni utili per la vostra categoria
  • creare la giusta rete di contatti. Non fermarsi agli amici e conoscenti, ma puntare su persone che potrebbero “essere utili”
  • mettere in risalto qualità e competenze attraverso “raccomandazioni” delle persone con cui si è lavorato e ricambiare la cortesia
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