Giada Gibilaro | Da Airbnb a Bnbsitter
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Da Airbnb a Bnbsitter

31 Ago Da Airbnb a Bnbsitter

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La crisi economica, che ha investito il mondo in questi ultimi anni, ha portato alla ribalta la così detta “sharing economy”, una forma moderna di baratto. Ci si scambia di tutto: case, passaggi, postazioni di lavoro, etc.

Un caso di comunicazione eccellente è sicuramente Airbnb, il portale attraverso cui sia affitta la propria casa (o una stanza in più o il divano letto) a viaggiatori per un breve periodo a prezzi concorrenziali rispetto a un albergo o a un b&b.

Oggi il sito ha più di un milione di offerte di ospitalità in oltre 200 paesi nel mondo. Airbnb è quotato oltre 20 miliardi di dollari, molto di più rispetto a una grande catena alberghiera!

airbnb

Logicamente intorno al portale si stanno sviluppando dei servizi satellite. Tra questi quello che ha colpito la mia attenzione è stato Bnbsitter, nato per chi non può svolgere, per varie motivazioni, alcuni degli oneri collegati all’affitto temporaneo del proprio appartamento, come ad esempio aprire la porta all’ospite (cosa che a volte può essere difficoltosa o perchè si è fuori città o al lavoro).

L’idea nasce da due italiani, Piero Cipriano e Biagio Tumino, che hanno avuto la disavventura in Brasile di aspettare (per l’appunto) per ore il proprietario di casa, per entrare nell’abitazione e iniziarsi a godere la vacanza.

A volte l’euforia di aver affittato casa e aver guadagnato qualche soldino, non fa pensare che l’accoglienza deve essere davvero buona, per favorire un piacevole soggiorno… e avere una recensione positiva su Airbnb, che porterà nuovi possibili “guests”.

Il payoff del sito è esplicativo della filosofia del sevizio “Voi affittate, noi accogliamo!”

I servizi di Bnbsitter sono molteplici: check in e accoglienza, check out, lavanderia, pulizia finale della casa.

bnb sitter

Gli operatori di bnbsitter vengono assunti dopo un’attenta selezione (in fondo stiamo affidando a ulteriori terzi la nostra dimora) e parlano un inglese perfetto.

Bnbsitter è stato lanciato in Francia nel 2013 e oggi serve 3 paesi europei, per un totale di 13 città tra cui Roma e Milano.

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